CUORE DI ROCCIA (Poesia)
Ieri,
proprio come oggi: bruciava il sole
e soffiava scirocco
ad avvelenare l’aria di un mondo
piccolo, del tutto insignificante
agli occhi del gabbiano finito fuori rotta
e, dietro, il mare con le sue Sirene:
lusinghe di odissea senza ritorno…
In altre stagioni il cuore di roccia
non temeva mai colpi di martello:
si ergeva fiero come un monumento
sul bianco piedistallo pur avendo
dimensione ridicola di pigna
- curioso giocattolo nelle mani
di folletti e creature irriverenti.
Non scrosciava pioggia di pianto o grido,
non infuriava furia né sconforto,
soltanto, qualche volta, un silenzio
molesto s’insinuava nel cervello,
appena un’ombra schiusa tra i pensieri.
Stella polare, il sogno di vivere:
speranza cancellata come i Giorni
già passati, perdutamente amati,
Giorni ardenti che mai più rivivrò…
e soffiava scirocco
ad avvelenare l’aria di un mondo
piccolo, del tutto insignificante
agli occhi del gabbiano finito fuori rotta
e, dietro, il mare con le sue Sirene:
lusinghe di odissea senza ritorno…
In altre stagioni il cuore di roccia
non temeva mai colpi di martello:
si ergeva fiero come un monumento
sul bianco piedistallo pur avendo
dimensione ridicola di pigna
- curioso giocattolo nelle mani
di folletti e creature irriverenti.
Non scrosciava pioggia di pianto o grido,
non infuriava furia né sconforto,
soltanto, qualche volta, un silenzio
molesto s’insinuava nel cervello,
appena un’ombra schiusa tra i pensieri.
Stella polare, il sogno di vivere:
speranza cancellata come i Giorni
già passati, perdutamente amati,
Giorni ardenti che mai più rivivrò…
Di Domenico Turco 2011 – Tutti i diritti
riservati@
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